Fino a poco tempo fa, né gli editori né i rivenditori hanno sostenuto o incoraggiato lo scambio degli e-book.

Il 30 dicembre 2010, Amazon ha annunciato il Kindle Lending Club, seguendo le orme delle funzionalità offerte dal servizio LendMe Barnes & Noble per il Nook.

eBookFling (http://ebookfling.com/) si presentaa come “l’unico servizio americano  di prestito di libri in stile Netflix”.  EBookFling, secondo l’annuncio del 25 gennaio, sarà  “sito per lo scambio virtuale di  ebook”.

Utilizzando la funzionalità di prestito offerto tramite Amazon per il Kindle e Barnes & Noble per il nook, eBookFling  faciliterà la condivisione dei libri  tra i consumatori (attualmente la funzione di condivisione è disabilitata).

“In questo momento stiamo costruendo la nostra 'biblioteca' in modo che al momento del lancio definitivo eBookFling   potrà offrire ai sottoscrittori una grande quantità di libri tra cui scegliere.”

I crediti saranno la valuta di questa impresa di condivisione. Sia chi prende in prestito un libro e sia chi lo presta guadagnano crediti.  I crediti stessi poi vengono utilizzati come moneta per i prestiti.

Chi presta i libri guadagna un credito per ogni cinque libri che  inserisce nella lista. Chi prende in prestito un libro paga un credito. L’operazione di  download avviene tramite  il sito Amazon o Barnes & Noble.

L’e-book rimane in prestito per  14 giorni. Dopo di che sparisce e ritorna al proprietario originale. I proprietari possono prestare un libro solo una volta.

L’analista John Blossom di Shore Communications Inc. riconosce che “gli editori sono molto preoccupati per il prestito dei libri elettronici” a dispetto della lunga storia della condivisione delle copie cartacee.  Chiaramente essendo a conoscenza di questa riluttanza da parte degli editori, eBookFling ha fornito una spiegazione “preventiva” nel suo comunicato stampa. Mentre gli editori potrebbero preoccuparsi che la condivisione di ebook potrebbe dimezzare le vendite dei libri nuovi, dovrebbero essere certi che 14 giorni non sono un periodo di tempo sufficiente per la maggior parte dei lettori per  finire un romanzo. Questa affermazione sembra presumere che chi prende in prestito un libro potrebbe poi acquistare il libro per finire di leggerlo.

Nel lanciare LendMe e il Kindle Lending Club, Barnes & Noble e Amazon potrebbero aver contato sulla capacità di gestire o supervisionare le attività di condivisione.  EBookFling non è la prima impresa in grado di capitalizzare questo sviluppo. Booklends per gli utenti di Kindle e Nook è in beta privata a questo punto e sta attualmente raccogliendo informazioni di contatto di potenziali utenti. Brennon Slattery a PC World ipotizza che “se eBookFling decolla, Amazon e Barnes and Noble potrebbero o revocare i privilegi di prestito o  modificare le loro condizioni generali del contratto in modo tale che siti come eBookFling cessino di esistere.”

In ogni caso, iniziative come LendMe, il Kindle Book Club, Booklends, e eBookFling creano un mercato secondario per gli eBook in cui  non vi era stato precedentemente nessuno. Il tempo ci dirà se gli editori, rivenditori, e i lettori troveranno un equilibrio adeguato tra le vendite e la condivisione. Può essere nell’ interesse di tutti di provare.

Traduzione della news su Information Today “eBook Fling enters Scene as EBook Lending Option”  http://newsbreaks.infotoday.com/NewsBreaks/eBookFling-Enters-Scene-as-Ebook-Lending-Option-73767.asp