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Index Urbis. La prima edizione della Festa dell’Architettura di Roma, dal 9 al 12 giugno.

Dettagli evento

Index Urbis. La prima edizione della Festa dell’Architettura di Roma, dal 9 al 12 giugno.

Ora: 1 Giugno 2010 a 13 Giugno 2010
Luogo: Roma: la Casa dell’Architettura - Acquario Romano, l’Auditorium Parco della Musica, il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e il MACRO Testaccio
Città: Roma
Sito web o mappa: http://www.indexurbis.it
Telefono: Per informazioni: Casa dell'Architettura Piazza Manfredo Fanti 47 - 00185 Roma - Tel. 06.97604598 - Fax 06.97604561 Email: info@casadellarchitettura.it - web: casadellarchitettura / architettiroma Ufficio stampa Assessorato alle Politiche Culturali e del
Tipo di evento: festival
Organizzato da: L’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, la Casa dell’Architettura e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia
Attività più recente: 11 Giu 2010

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Descrizione evento

L’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, la Casa dell’Architettura e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia presentano Index Urbis, curata dall’architetto Francesco Garofalo, che si svolgerà dal 9 al 12 giugno 2010.

I luoghi della Festa dell’Architettura sono quattro: la Casa dell’Architettura - Acquario Romano, l’Auditorium Parco della Musica, il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e il MACRO Testaccio. Oltre cinquanta gli eventi collateraliche coinvolgeranno la città, grazie all’adesione di numerose istituzioni ed associazioni. La Festa sarà inaugurata dalla lectio magistralis dell’architetto portoghese Alvaro Siza Vieria, Premio Pritzker nel 1992 e medaglia d’oro del RIBA nel 2009.

La Festa dell’Architettura di Roma ha l’obiettivo di raccogliere le riflessioni sulla città proposte sia da esperti, sia dalla comunità culturale e civile, attraverso il confronto con altre metropoli. La nostra città, infatti, custodisce un patrimonio storico inestimabile di monumenti e spazi urbani, ma è anche un deposito di idee e un laboratorio di nuovi progetti in costante evoluzione. La proposta culturale della Festa è l’osservazione analitica della città di Roma, del suo sviluppo e del suo ruolo futuro nel panorama architettonico internazionale contemporaneo.

Numerosi gli architetti italiani e stranieri che intervengono su temi specifici che oggi appaiono rilevanti per Roma, i così definiti NODI della città contemporanea, come James Corner – Field Operations, Bernard Tschumi, Eduardo Souto De Moura, Massimiliano Fuksas, Yvonne Farrell e Shelley McNamara - Grafton Architects, Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal, Stefano Boeri, Richard Burdett.Incontri di approfondimento anche con protagonisti della creatività, della cultura e della comunicazione, tra gli altri Serge Latouche, Walter Siti, Eyal Weizmann e Maurizio Ferraris ed una serie diFORUM con amministratori, committenti e progettisti, per confrontarsi con il pubblico sui percorsi da individuare a medio e lungo termine.
Nel programma della Festa dell’Architettura di Roma, tre importanti MOSTRE: il 9 giugno si inaugura alla Casa dell’Architettura - Acquario Romano "Rome. The Centre(s) Elsewhere”a cura del Berlage Institute, Rotterdam - Capital Cities Research Program. Sono previste comunicazioni di Elia Zenghelis e Alejandro Zaera Polo. Al Macro Testaccio, ci sarà alla Pelanda una installazione interattiva “Atlante Roma / ABC Roma”, e nel padiglione 9A una mostra del fotografo americano Joel Sternfeld sui paesaggi di New York e Roma.

Un fitto programma di appuntamenti, quindi, fatto di incontri, lezioni, mostre, convegni e conferenze, presentazioni di libri, rassegne di video e film, installazioni e anteprime di progetti.
Il sito internet ufficiale della Festa dell’Architettura di Roma è www.indexurbis.it

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Commento da Maurizio Caminito su 11 Giugno 2010 a 20:25
Blitz movimenti casa a Festa Architettura
«Roma non è New York»
Manifestanti al convegno sulle periferie: l'assessore Ghera se ne va. Buontempo parla con loro: chi ha un incarico pubblico deve saper rispondere (Dal Corriere.it 11.06.2010)
ROMA - «Abitare a Roma: cambiare le periferie». Grattacieli sì, grattacieli no. Se ne stava parlando all'ex Mattatoio di Testaccio in un convegno nell'ambito della Festa dell'Architettura, quando un centinaio di aderenti ai Movimenti per la lotta alla casa ha fatto irruzione nella sala. Sul palco l'assessore ai Lavori Pubblici e alle Periferie del Comune di Roma Fabrizio Ghera e l'assessore regionale alla Casa Teodoro Buontempo. Gli attivisti hanno srotolato tre grandi striscioni e molti cartelli con scritto: «Afflitto». Da un megafono hanno spiegato le ragioni della protesta ed urlato: «Casa, casa».
«ROMA NON È NEW YORK» - Al tavolo della presidenza, dove i relatori erano seduti, hanno affisso un lenzuolo bianco con scritto «Alemanno: Roma non è New York» con disegnato un grattacielo con il segno del divieto. Questo per contestare l'idea lanciata dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, di costruire grattacieli in periferia anche più alti del Cupolone. Lo striscione ha provocato l'ira dell'assessore Ghera che ha chiesto di toglierlo altrimenti sarebbe andato via. Ma l'assessore regionale alla casa Teodoro Buontempo, che nel frattempo era riuscito a calmare i manifestanti, ha risposto: «Chi se ne frega dello striscione, continuiamo il dibattito». Frase questa accolta da scroscianti applausi degli occupanti della sala. Ma a quel punto Ghera senza dire nulla si è alzato e se ne è andato via.
LA POLEMICA- E Buontempo non ha mancato di sottolineare il gesto dell'assessore Ghera: «Non è stata una bella pagina quella di oggi. Chi ha un incarico pubblico deve saper rispondere anche a chi contesta e non ci si può alzare e andarsene». Ed ha aggiunto: «Ritenevo un errore che dopo che la sala aveva ritrovato il suo giusto equilibrio, per togliere o meno uno striscione, la sala sprofondasse in un caos». Parlando poi dei grattacieli in periferia l'assessore regionale ha spiegato: «Io sono assolutamente contrario ai grattacieli a Roma. Ogni struttura deve stare nel contesto in modo che si armonizzi al livello urbanistico e sociale». «Bisogna fermare l'edificazione alla foce del Tevere, - ha aggiunto - perché si mette in pericolo la vita nell'entroterra sulla Colombo: lì si rischia, dobbiamo aspettare un disastro, e facciamo gli scongiuri, per accorgerci che lì il fiume deve poter entrare e uscire senza trovare il cemento che lo blocchi?».
I MANIFESTANTI - Durante il blitz, i Movimenti per la lotta hanno affisso anche altri due striscioni, «Le nostre case tra le nuvole» e «I nostri diritti più in alto dei vostri grattaceli», e dopo aver fischiato e urlato hanno ottenuto di poter parlare chiedendo di poter «progettare un convegno» insieme con gli interlocutori. L'assessore Buontempo ha accolto l'invito: «La vostra proposta è stata accolta fisseremo la data e già da domani cominciamo a lavorare».
Tra i Movimenti per la lotta per la casa c'è un gruppo di studenti della facoltà di Architettura della Terza Università «Multivercity» che hanno occupato una parte dell'ex Mattatoio, immigrati, e precari. Uno dei portavoce ha lamentato il fatto che Roma «venga venduta nel grande mercato globale visto che ad Ostia si vuole costruire una piccola Dubai, si vuole realizzare un circuito della Formula 1, si vogliano fare le Olimpiadi. A chi serve tutto ciò? Noi non vogliamo né che la città venga consumata in larghezza sull'Agro romano, né che vengano attaccati i nostri cieli».

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