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Da “Proust e il calamaro” al festival dei 2Mondi

E’ in Italia Maryanne Wolf, la giovane neuroscienziata, cognitivista e studiosa della lettura, nota anche nel nostro paese come autrice di “Proust e il calamaro. Storia e scienza del cervello che legge”.

Scrive la Wolf che la lettura non è un’attitudine naturale dell’uomo, ma una sua invenzione che risale a 6000 anni fa in Mesopotamia, con la scrittura cuneiforme dei Sumeri.

Oggi, con l’avvento della cultura digitale e il suo privilegiare l’immagine rispetto alla scrittura, ci troviamo, nel mezzo di una transizione di portata epocale, un cambiamento di paradigma che sta riorganizzando secondo nuovi parametri il cervello delle nuove generazioni.

Quali perdite e guadagni riserva il domani ai tanti giovani che hanno in larga misura sostituito al libro la caleidoscopica cultura di internet, con la sua informazione sovrabbondante e la sua attenzione intermittente?

Una sua lezione, “The Reading Brain in the Digital Age”, è prevista il 7 luglio nell’ambito del Festival dei 2Mondi di Spoleto.

Dialogano con lei:

Leonardo Fogassi, professore di Nuerofisiologia dell’Università di Parma, che ha fatto parte dell’equipe che ha scoperto l’esistenza dei neuroni a specchio;

Maria Grazia Mattei, esperta di cultura digitale, ideatrice e animatrice del Meet the Media Guru;

Gino Roncaglia, Professore di Informatica applicata alle discipline umanistiche all’Università della Tuscia, membro del Forum del libro e studioso del mondo del libro e delle culture digitali.

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