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Nasce a Milano la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (BEIC)

Finalmente ha preso corpo il nuovo progetto per la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (BEIC) di Milano attesa da oltre 30 anni. Si tratta di un pezzo incompiuto dell’urbanistica degli anni ’80/90. L’idea di una nuova grande biblioteca, da localizzarsi sull’area dell’ex scalo ferroviario di Porta Vittoria ha origine dal processo di pianificazione che si è sviluppato tra la metà degli anni ’80 (Progetto Passante) e ’90 (Indirizzi preliminari per il riuso delle aree e degli impianti ferroviari di dismissione programmata nella città di Milano). La nuova Biblioteca Europea è rimasta impantanata da allora in una serie di revisioni della spesa pubblica statale e tentativi falliti di finanziare l’opera, tra cui l’inclusione della BEIC tra le Opere che il Governo intendeva realizzare per la celebrazione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.

Oggi il nuovo progetto ha dimensioni minori e anche costi inferiori rispetto ai 390 milioni del progetto di Peter Wilson, vincitore del bando del 2003 (https://www.archilovers.com/projects/18044/beic-biblioteca-europea-...), ma soprattutto ha tutti i requisiti per garantire costruzione della struttura potendo contare su un finanziamento di 101,574 milioni già previsti nel bilancio dello Stato nell’ambito del PNRR, che potrà essere integrato con ulteriori risorse pubbliche o private.

L’avvio dei lavori veri e propri è previsto a partire dal 2024 per terminare entro il 2026.

Il progetto vincitore è di un raggruppamento italiano di progettisti capitanati dallo studio milanese Onsitestudio, uno studio di architettura fondato a Milano nel 2006 con a capo Angelo Lunati e Gian Carlo Floridi.

La BEIC sarà composta da due volumi principali uniti al piano terra, due navate a sezione trapezoidale interamente rivestite in metallo e vetro, a comporre una figura esplicitamente industriale, tra la serra, la stazione e la fabbrica. Il nuovo edificio, ben riconoscibile e molto razionale per la chiarezza distributiva degli spazi, avrà una superficie complessiva di circa 30.000 m2 e risponde a quattro essenziali direttrici: una forte integrazione tra dimensione fisica e digitale; un nuovo punto di equilibrio tra fruizione e produzione culturale; un inedito ruolo per le collezioni; l’utente al centro.

Secondo il progetto all'ingresso ci sarà quelle che viene definita "la promenade" ovvero una lunga passeggiata che conduce in un’ampia area illuminata alta 8 metri.  Tutto il sentiero della promenade sarà accompagnato da diversi padiglioni, con caffetteria e spazi commerciali verso entrata vera e propria della Biblioteca Europea di Milano.

 

Il piano terra sarà uno spazio aperto, e sosterrà i due volumi principali, identici, di 27 x 75 metri di impronta a terra e 33 metri di altezza, per 6 piani fuori terra oltre a 2 interrati. Al vetro e metallo dell’esterno, si aggiungeranno all’interno elementi in legno. Si connetterà con il terzo padiglione che conterrà l’Imaginarium, la parte articolata su due livelli interamente dedicata ai bambini e pensata anche per ospitare giochi, esperimenti didattici, e l’Auditorium, una sala interrata raggiungibile con ascensori o attraverso una scala a volume cilindrico, che potrà accogliere 300 persone per conferenze, concerti, spettacoli e incontri pubblici, garantendo le migliori condizioni acustiche. Il tetto giardino, quasi un omaggio all’architetto Boeri, presidente della Commissione del Bando, completa l’edificio.

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