Archivi, biblioteche, libri e musei. Attività e progetti di innovazione
Appuntamento dal 18 gennaio al 26 marzo 2017 presso il Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese, viale Fiorello La Guardia, Roma. Sarà inaugurata la mostra, organizzata dalla Fondazione Italia Giappone e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Architettura Invisibile. L'esposizione racconta l'avanguardia giapponese e quella italiana e indaga il loro ruolo nella ridefinizione dei temi fondativi del dibattito contemporaneo (www.museocarlobilotti.it).
Saranno approfonditi alcuni temi delle sperimentazioni architettoniche sviluppatesi tra Giappone e Italia negli anni Sessanta e Settanta e l’attenzione sarà posta su due fondamentali fenomeni dell'avanguardia architettonica, il movimento Metabolista in Giappone e l’Architettura Radicale in Italia. Le due correnti hanno seguito percorsi paralleli, condividendo temi d'indagine, strumenti e linguaggi e generando effetti profondi sull'architettura contemporanea.
Sono molti gli autori presenti nella mostra: Arata Isozaki, Archizoom (Andrea Branzi, Gilberto Corretti, Paolo Deganello, Massimo Morozzi, Dario e Lucia Bartolini), Kiyonori Kikutake, Kisho Kurokawa, Fumihiko Maki, Otaka Masato, Superstudio (Adolfo Natalini, Cristiano Toraldo Di Francia, Roberto Magris, Alessandro Magris, Gian Piero Frassinelli e Alessandro Poli), Kenzo Tange e UFO (Lapo Binazzi, Carlo Bachi, Patrizia Cammeo, Riccardo Foresi, Titti Maschietto, Sandro Gioli).
La parte centrale dell'esposizione sarà strutturata secondo tre ambiti tematici che aiuteranno gli spettatori a intravedere le affinità e le distanze tra le linee di ricerca: Ambiente, Tecnologia e Abitare.
Un grande elemento gonfiabile progettato dallo studio Analogique sarà posizionato sulla terrazza del museo e conterrà le esperienze progettuali più recenti di Giappone e Italia, capaci di interpretare, a cinquant'anni di distanza, gli stessi argomenti affrontati nell'esposizione. Compariranno, infatti, nella parte conclusiva le opere di 2A+P/A, AlphavilleArchitects, DAP Studio, Sou Fujimoto, IAN+, Yamazaki Kentaro, Yuko Nagayama, O + H Architects, OFL Architecture, Orizzontale, Studio Wok e Tipi Studio.
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