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Diller Scofidio + Renfro firmano il BROAD di Los Angeles

Dettagli evento

Diller Scofidio + Renfro firmano il BROAD di Los Angeles

Ora: 13 Ottobre 2015 a 31 dicembre 2015
Luogo: The Broad
Via: Grand Avenue
Città: Los Angeles
Sito web o mappa: http://www.thebroad.org/
Tipo di evento: museo, architettura, arte contemporanea, diller scofidio + renfro, "los, angeles
Organizzato da: Diller Scofidio + Renfro
Attività più recente: 13 Ott 2015

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Descrizione evento

Il Broad è un nuovo museo di arte contemporanea realizzato su Grand Avenue, nel centro di Los Angeles. Il museo (http://www.thebroad.org/), che ha inaugurato il 20 settembre 2015, è stato progettato da Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Gensler, nasce da un finanziamento di Eli e Edythe Broad e ospita le opere d'arte della loro collezione privata.

Il nuovo edificio, che consacra definitivamente Los Angeles come una delle capitali mondiali dell’arte contemporanea, è costato 140 milioni di dollari e, su 3.000 metri quadrati, ospita una collezione che viene valutata circa 2,2 miliardi di dollari, con oltre 2.000 opere che vanno dal dopoguerra ai giorni nostri: da Jean-Michel Basquiat a Cy Twombly, da Ed Ruscha a Joseph Beuys, da Rauschenberg a Jasper Johns, insieme a tanti artisti più giovani.

The Broad si trova a Bunker Hill, zona in cui sorgono altri edifici che ne hanno segnato la rinascita della Downtown di Los Angeles (fino a qualche decennio fa la zona più degradata della metropoli): oltre alla Concert Hall di Frank Gehry ci sono la cattedrale di Rafael Moneo e la High School for the Visual and Performing Arts dei viennesi Coop Himmelb(l)au e proprio davanti a The Broad si trova anche il Museum of Contemporary Art (MOCA), alla cui nascita nel 1979 concorse sempre la famiglia Broad.

 

L’ingente collezione che ospita viene esposta al pubblico solo in parte, con un criterio di rotazione delle opere, perché la gran parte di esse sono conservate e pronte per essere prestate ai musei di mezzo mondo. Da questa particolare circostanza muove l’architettura del museo, concepita dallo studio Diller Scofidio + Renfro – autore, tra l’altro, della “High Line” di New York - e si struttura attorno al binomio esposizione/conservazione. Invece di essere nascosta, come avviene abitualmente, la parte dedicata ai magazzini è stata trasformata nel cuore dell’edificio: si trova al primo piano, ha l’aspetto di una grande caverna rocciosa, che viene attraversata (quasi tagliata) da una scala mobile che conduce i visitatori nei circa 3.200 metri quadri di gallerie espositive del terzo piano, dove alla penombra si sostituisce la luce. Il soffitto dell’ultimo piano è disegnato da un reticolo di lucernari capaci di regolarne l’intensità, e l’edificio è rivestito con un “velo” composto da 2.500 pannelli di cemento rinforzato di fibra di vetro, a forma di nido d’ape, che filtra il sole californiano e lo trasforma in luce indiretta diffusa.

Al sole, il velo di cemento diventa quasi bianco e ricorda un tessuto ricamato, un merletto intrecciato per coprire il nucleo interno, con gli angoli sollevati – come se il vento avesse soffiato sull’edificio – per segnare gli ingressi.

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Commento da Maurizio Caminito su 13 Ottobre 2015 a 20:03

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