Archivi, biblioteche, libri e musei. Attività e progetti di innovazione
Ora: 20 Gennaio 2012 tutto il giorno
Luogo: Camera dei Deputati
Città: Roma
Sito web o mappa: http://www.regesta.com/author…
Tipo di evento: progetto, archivio, open data, camera dei deputati, ontologia
Organizzato da: REGESTA
Attività più recente: 20 Gen 2012
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Riceviamo da REGESTA. COM e pubblichiamo volentieri un aggiornamento dei lavori in corso alla Camera dei Deputati. L' articolo è di SILVIA MAZZINI /22 DICEMBRE 2011 (http://www.regesta.com/author/silvia-mazzini/).
Il primo passo verso un ripensamento globale della gestione delle risorse informative “storiche” (ma non solo) della Camera risale ormai a circa due anni fa: la formalizzazione di una ontologia in grado di descrivere nel dettaglio tutti i dati posseduti, dalle schede anagrafiche dei deputati fino alle interrogazioni parlamentari, o alle composizioni dei gruppi o degli organi, e di gestire i cambi di denominazione delle strutture, gli slittamenti nei mandati parlamentari.
Questo insieme di risorse è descritto da un unico data model, identificato da uno specificonamespace, OCD (Ontologia Camera dei Deputati), una ontologia OWL (Ontology Web Language) espressa in triple RDF. Nell’ontologia il ruolo determinante è svolto dal concetto di Legislatura: alla base di qualsiasi evento, la legislatura è l’elemento aggregante e sempre presente. E’ a partire dalla legislatura che si costituiscono gli organi, i gruppi; successivamente i deputati aderiscono ai gruppi, partecipano agli organi parlamentari e così via.
L’Ontologia ha preso forma in un rapporto serrato con gli uffici della Camera e, con la pubblicazione del Portale storico e del sito dati.camera.it, è stata rilasciata come vocabolario per la descrizione dei dataset della Camera dei deputati. È uno strumento flessibile, pensato per descrivere tutte quelle sfumature presenti in organizzazioni complesse come quella in esame.
Qualche tempo fa Tim Berners Lee ha definito le “5 stars” per i Linked Open Data, un sistema di rating per assegnare un punteggio ai siti che espongono dati sul web (http://www.w3.org/DesignIssues/LinkedData.html). A partire da quell’originario input è stato un susseguirsi di raccomandazioni, best practices, cookbook, per favorire la nascita e lo sviluppo degli open linked data.
Il lavoro svolto per dati.camera recepisce appieno le cinque indicazioni proposte da Berners Lee e si candida per le cinque stelle:
Inoltre il sito è conforme ai più recenti standard per la condivisione dei dataset sul web, come VoID , una ontologia utilizzata per descrivere i metadati dei dataset.
Commento
(continua)
Nella definizione delle classi e delle proprietà dell’ontologia abbiamo cercato di riprodurre le caratteristiche tipiche di alcune situazioni e abbiamo utilizzato nomi il più possibile parlanti, affinché l’utente finale possa essere in grado di comprenderne la maggior parte e un utente esperto del dominio possa esser in grado di comprendere i dati proposti nella loro interezza senza documentazione aggiuntiva. Per favorire la leggibilità, il riuso dei dati e l’apertura verso altre ontologie, abbiamo provveduto ad assegnare a ciascuna classe e proprietà una label, una descrizione e, laddove possibile, una definizione ufficiale tratta dal sito della Camera. In tutti i dataset le informazioni sono suddivise in una parte di metadati descrittivi delle risorse (rdfs:label, dc:title, dc:description, dc:date) e un’altra di riferimenti a risorse interne al dominio o a risorse web.
Inoltre per la descrizione dei metadati più comuni è stato deciso di utilizzare altre ontologie ampliamente diffuse sul web :
In questi due anni di lavoro sull’ontologia Camera, abbiamo assistito al proliferare di operazioni analoghe alla nostra in altri Stati e abbiamo cercato in ogni modo di recepire i consigli degli sviluppatori esperti del settore. Abbiamo provato e sperimentato diversi sistemi per la gestione di file RDF, per l’endpoint, per la visualizzazione dei Linked Open Data: siamo cresciuti insieme a tanti progetti e per questo siamo soddisfatti del risultato. L’ontologia funziona, è consistente, aderisce perfettamente agli standard oggi presenti e sostiene una impalcatura molto complessa ed articolata.
Ora è la volta di lavorare sulle apps, la parte più divertente; è il momento di scoprire la vera efficacia dei dati descritti in RDF e la forza del reasoning e del mash up con altri dataset.
Non vediamo l’ora di iniziare.
© 2023 Creato da Maurizio Caminito.
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