Il Rossini Opera Festival è un festival musicale lirico che dal 1980 si tiene annualmente ad agosto a Pesaro, città natale di Gioachino Rossini. È anche il nome della Fondazione costituita nel 1994 per il recupero teatrale, musicologico ed editoriale della produzione rossiniana. Il Rossini Opera Festival (http://www.rossinioperafestival.it/) ha contribuito, nel corso della sua attività, ad una rilettura filologica di molte delle opere di Rossini, alcune delle quali poco rappresentate in tempi moderni e che ora sono tornate a far parte in piante stabile, nel quadro della cosiddetta “Rossini renaissance”, del repertorio delle maggiori opere liriche italiane. Ciò che rende diverso il ROF dagli altri festival musicali è la sua formula: quella di una manifestazione che è la diretta prosecuzione teatrale dell’attività scientifica dei musicologi, cioè la verifica sul palcoscenico delle partiture che vengono via via “restituite” al pubblico. Alla base del successo del progetto c’è la Fondazione Rossini, un’istituzione musicologica d’avanguardia basata sul mitico trio di musicologi Bruno Cagli, Philip Gossett e Alberto Zedda e anche un grande giacimento di capolavori rossiniani del tutto sconosciuti, la riscoperta di ciascuno dei quali ha rappresentato un avvenimento mondiale. Il viaggio a Reims, ad esempio, con il recupero della sua leggendaria partitura, che si credeva persa, e l’indimenticabile messa in scena del 1984 con la regia di Luca Ronconi, la direzione di Claudio Abbado e le scene di Gae Aulenti, è considerato uno degli avvenimenti musicali più importanti del Novecento.

Fa parte del progetto del ROF anche la rinuncia allo star-system belcantistico fin alla fine degli anni ’80, quando, per esempio, il festival rifiutò un generoso contributo della Deutsche Grammophon in cambio del quale avrebbe dovuto partecipare alla valorizzazione della scuderia di cantanti sotto contratto della casa discografica. Pesaro ha seguito, invece, la strada di istituire l’Accademia Rossiniana, che nel corso di vent’anni ha sfornato un numero notevole di nuove voci rossiniane e di giovani talenti belcantistici. Per non cessare di stupire e appassionare il pubblico.