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L’avanguardia del Gruppo ZERO in mostra allo Stedelijk Museum

Dettagli evento

L’avanguardia del Gruppo ZERO in mostra allo Stedelijk Museum

Ora: 8 Luglio 2015 a 8 Novembre 2015
Luogo: Stedelijk Museum
Città: Amsterdam
Sito web o mappa: http://www.stedelijk.nl/en/ex…
Tipo di evento: mostra, arte, avanguardia, arte contemporanea
Organizzato da: Stedelijk Museum
Attività più recente: 26 Set 2015

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Descrizione evento

Lo Stedelijk Museum di Amsterdam presenta dal 4 luglio all’8 novembre 2015 una retrospettiva del gruppo ZERO,  un pugno di artisti innovativi, che negli anni '50 e '60 ha sperimentato nuove strade nella rappresentazione artistica usando i materiali e mezzi più innovativi e ridefinendo il significato stesso e le forme dell’arte contemporanea.

Fuoco, luce, movimento, spazio, dimostrazioni e performance: sono queste le parole con cui viene presentata la rassegna che vede esposte opere di Armando, Heinz Mack, Henk Peeters, Otto Piene, Jan Schoonhoven, Günther Uecker, Lucio Fontana, Yves Klein, Piero Manzoni, Jean Tinguely e Yayoi Kusama.

“Le espressioni artistiche degli Anni '50 avevano creato in Europa un ambiente contaminato da flussi di pensiero molto diversi tra loro. In questo clima confuso e continuamente bombardato da nuovi impulsi di pensiero nasce la voglia di silenzio, il desiderio di azzeramento. Ed è proprio da questa forte esigenza che a Dusseldorf nel 1957 nacque il Gruppo Zero, fondato da Otto Piene e Heinz Mack ai quali si aggregò poco dopo anche Gunther Uecker. Nella rivista del gruppo, creata nel 1958, Piene spiegò come “Zero” fosse un termine scelto per l'intenzione di ripartire da capo, azzerando tutte le esperienze artistiche conosciute fino a qual momento per creare silenzio e purezza. «Zero è silenzio. Zero è inizio. Zero è rotondo. Il sole è Zero. Zero è bianco (…) Zero è l'occhio. La bocca. Il buco del culo (…) oro e argento, rumore e vapore. Circo nomade. Zero. Zero è silenzio. Zero è inizio. Zero è rotondo. Zero è Zero», così scriveva Otto Piene nel 1963.

Lo spettatore quindi non è tenuto a capire l'opera, né a leggerne la descrizione di un sentimento dell'artista, ma diventa parte attiva, è spinto a scoprire l'oggetto attraverso diversi punti di vista che ne modificano l'essenza.

Gli aderenti al Gruppo Zero inizialmente producono opere monocrome, segno di pulizia e azzeramento e l'anno della nascita del Gruppo Zero coincide anche con l'anno della creazione dell'“International Klein Blue”, il tono di blu con il quale Klein, diventato esponente importantissimo per il Gruppo, realizzava le sue pitture monocrome.” (http://www.artantide.com/news_Articolo?idArticolo=1351).    

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