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MANIFESTA 9: a Genk, in Belgio, l'arte contemporanea nasce dal carbone.

Dettagli evento

MANIFESTA 9: a Genk, in Belgio, l'arte contemporanea nasce dal carbone.

Ora: 14 Luglio 2012 a 30 Settembre 2012
Luogo: Ex miniera di Waterschei
Città: Genk (Belgio)
Sito web o mappa: http://manifesta9.org/en/mani…
Tipo di evento: mostra, biennale d'arte contemporanea, arte, scultura, istallazione
Organizzato da: Fondazione Manifesta 9
Attività più recente: 5 Set 2012

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Descrizione evento

In Belgio, dalle profondità del modernismo emerge una grande protagonista: la miniera di carbone. Tra neri materiali scultorei, eredità storica dei minatori e attuali visioni economiche, si sviluppa l'edizione 2012 della Biennale europea d'arte contemporanea, visitabile fino al 30 settembre (http://manifesta9.org/en/manifesta-9/).

Nata nel 1996, la Biennale è l'unica grande manifestazione europea di arte contemporanea a carattere itinerante. Quest'anno Manifesta 9, curata da Cuauhtémoc Medina, Katerina Gregos e Dawn Ade,  fa tappa a Genk che si trova a circa un’ora e trenta di treno da Bruxelles.

Genk è conosciuta prevalentemente per le sue due ex miniere di carbone e una di queste, Waterschei, è la sede della Biennale. All’interno di Waterschei esiste anche un museo gestito e curato da un gruppo di minatori in pensione, che raccoglie le testimonianze e gli oggetti del mestiere per raccontare la vita in miniera. 

La Biennale ospita la mostra The Deep of the Modern, con opere di 35 artisti contemporanei dedicate al carbone e create prestando attenzione al contesto regionale, e al collegamento con questioni globali.  La sezione storica presenta una selezione di opere che dopo gli anni '60 hanno inteso il carbone come materiale scultoreo e come simbolo sociale. 

La terza sezione, "mining heritage", si concentra sulla vasta eredità che l'industria mineraria di Limburg ha lasciato dietro di sé.

 

Sono stati usati oggetti, piante, scarti di plastica, prodotti industriali derivati dal carbone e artigianali di diversa natura assemblati in sculture.

Tra le opere più note, la ricostruzione della Battaglia di Orgreave a cura di Jeremy Deller e Mike Figgis del 2001. Proseguendo, si incontrano le immagini dell’artista croato Igor Grubic, il film del 1935 di Alberto Cavalcanti, il moto costante del trenino di David Hammons, la ricostruzione dei 1200 sacchi di carbone di Marcel Duchamp e le scatole di metallo di Christian Boltanski

Tra le curiosità c'è la piccola sala dedicata al cantante Rocco Granata, figlio di un immigrato italiano, che nel 1958 scrisse la canzone Marina, rimasta tra le prime in classifica di quegli anni a livello internazionale. La sua storia viene suggerita da un jukebox, da una serie di vinili e dalle fotografie del cantante all’apice del successo.

 

(FONTE: Francesca Chiacchi, UndoNet, http://www.undo.net/it/argomenti/1341592984)

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