Si è conclusa da pochi giorni al museo Martin-Gropius di Berlino (dove è ancora in corso fino al 10 agosto la mostra dedicata a David Bowie) la personale Evidence dedicata a Ai Weiwei. E’ stata la più grande mostra del famoso artista cinese su un’estensione di tremila metri quadrati per 18 stanze. Le opere di Ai Weiwei hanno quasi sempre un significato politico: a Berlino per esempio era in mostra anche la riproduzione della cella in cui fu detenuto per 81 giorni. Attivo su tutti i social non ha disdegnato di interpretare uno degli ultimi tormentoni dance, Gangnam Style, per denunciare le autorità di Pechino e la loro ottusa censura della realtà culturale della Cina.

Qui due video dedicati alla mostra: https://www.youtube.com/watch?v=lQfnY5b0MlE; https://www.youtube.com/watch?v=Sdkw_u1E2zw .

Esce ora anche in Italia una imponente e costosissima monografia dedicata alla vita e all’opera di Ai Weiwei, realizzata in stretta collaborazione con l’artista stesso. In oltre 700 pagine, esplora l’intera storia che si cela dietro il particolare stile artistico di Ai e il suo attivismo, grazie all’accesso diretto ai suoi archivi.