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In Italia si torna ad investire sui beni culturali? Bene, ora parliamo di gestione

La conferenza delle Regioni e delle provincie autonome ha espresso parere favorevole sul Piano strategico Grandi progetti beni culturali, presentato dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

Il piano, previsto dalla legge Art Bonus, stanzia 80 mln di euro di investimenti nel biennio 2015-2016. La misura è destinata ai progetti di completamento dei grandi musei nazionali di rilevante interesse culturale, offrendo risorse per 12 progetti che interessano le regioni del Centro Nord andando a integrare i 490 mln previsti dal Pon per le regioni del Sud dal PRIMO PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE "CULTURA E SVILUPPO" 2014-2020, approvato a febbraio dalla CE.

Ricordiamo che il PON Cultura ha una dotazione finanziaria di 490,9 milioni di euro, di cui 368,2 milioni di euro a valere sui fondi strutturali europei –FESR- e 122,7 milioni di euro di cofinanziamento nazionale e prevede, tra gli altri, gli interventi per il Museo archeologico di Napoli, il museo archeologico di Reggio Calabria, la Reggia di Caserta, il Real sito di Carditello, il museo e parco archeologico di Sibari, i Castelli Svevi di Bari e Trani. (qui il documento di sintesi: http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1429531127871_Sintesi_-_PON_Cultura_e_Sviluppo_2014-2020.pdf).  

Questo secondo piano di interventi, dedicato al Centro-Nord, prevede, invece:

18,5 milioni di euro per l’Arena del Colosseo (un intervento di tutela e valorizzazione volto al ripristino dell’Arena al fine di consentirne un uso sostenibile per manifestazioni di spettacolo);

18 milioni di euro per la Galleria degli Uffizi di Firenze (per completare il progetto dei Grandi Uffizi che incrementa gli spazi espositivi del museo più visitato d’Italia);

7 milioni di euro per il Polo Reale di Torino;

7 milioni di euro per il museo nazionale dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara;

7 milioni di euro per la Certosa di Pavia;

7 milioni di euro per l’Arsenale Pontificio di Roma;

5 milioni di euro per il museo delle Navi di Pisa;

3 milioni di euro per il Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa;

3 milioni di euro per il Museo archeologico dei Giganti di Monte Prama a Cabras.

2 milioni di euro per il Museo di arte contemporanea di Palazzo Ardinghelli all’Aquila;

1 milione di euro alla Villa romana di Spello.

Un importante sforzo, che va riconosciuto e di cui non si può che rallegrarsi.

E’ importante ora che , accanto al piano degli investimenti, siano definite le scelte gestionali e che si ponga mano a una serie di interventi che definiscano con chiarezza le modalità di gestione delle attività e dei servizi previsti dal programma e la consistenza delle ipotesi di sostenibilità nel medio-lungo periodo.

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