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Un decreto legge per la cultura: “Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo”

 

«Erano 30 anni che non si faceva un decreto intero per la cultura». A sottolinearlo è stato il ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, nella conferenza stampa post Cdm. Il Dl varato oggi, 2 agosto 2013,  interviene innanzitutto per fronteggiare l'emergenza Pompei.

POMPEI. L'intenzione dell'Esecutivo è quella di individuare una soprintendenza speciale, una sorta di super commissario, che sommi in sé le funzioni dei diversi soggetti competenti. Lo stesso Bray ha spiegato che «ci sarà un direttore generale che garantirà il rispetto degli impegni relativamente ai bandi per Pompei che una sua sovrintendenza speciale, con Ercolano e Stabia».

Spazio a 500 tirocinanti. All'interno del provvedimento è contenuto anche un piano per l'assunzione di 500 tirocinanti per la cultura. Giovani che, come spiegato dal premier Letta, saranno impegnati soprattutto nella catalogazione e digitalizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese.

Rifinanziato il tax credit. Nel testo viene introdotta anche una disposizione che riporta a 90 milioni l'importo del tax credit all'industria cinematografica. L'incentivo viene rifinanziato per il 2014 e per il 2015. Al tempo viene prevista un incentivo analogo per le produzioni in ambito musicale.

Gli interventi per i poli museali. Il decreto punta anche al rilancio del nostro sistema museale. Nel testo si parla esplicitamente dei Nuovi Uffizi di Firenze e della costituzione del museo nazionale dell'ebraismo e della Shoah. Ma anche della Reggia di Caserta e del polo museale di Napoli. Sempre a proposito di musei va segnalato il proposito di restituire loro, a partire dal 2014, l'intero introito dei biglietti. Così come viene prevista la possibilità per i privati di fare donazioni di 5.000 euro per la cultura.

Salvataggio delle fondazioni liriche. Il Dl punta infine al salvataggio delle fondazioni lirico-sinfoniche. Che dovranno varare un piano triennale per il salvataggio e il ritorno al pareggio di bilancio. Nel frattempo l'Esecutivo punta a salvaguardare i livelli occupazionali.

(FONTE: Il Sole 24 Ore)

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