La Tate Modern di Londra dedica a Sigmar Polke una retrospettiva inaugurata lo scorso 9 ottobre 2014 e visitabile fino all’8 febbraio 2015, “Alibis: Sigmar Polke 1963-2010”.

(http://www.tate.org.uk/whats-on/tate-modern/exhibition/alibis-sigmar-polke-1963-2010 )

Sigmar Polke è un artista poco noto in Italia. Nato in Slesia (oggi Polonia) nel 1941, si è trasferito nella Germania Ovest dove con Gerhard Richter e Konrand Fischer ha creato un movimento che criticava il consumismo avvicinandosi alla Pop Art. Negli anni 1960 e 1970 Polke ha continuato a raffigurare gli oggetti del consumismo con graffiante ironia, ma non ha smesso di sperimentare la fusione di pittura, fotografia, filmati, sculture e l’uso di molti materiali più tradizionali, mescolati con coloranti tratti da lumache bollite, foglie d’oro, polvere di meteorite, patate, pluriball e fuliggine.

Fino agli anni 1990-2000 in cui si è dedicato ancora alla sperimentazione impiegando la fotografia e usando nelle sue opere sostanze chimiche fotosensibili.