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FOTO E POESIA - CONTEST NON COMPETITIVO - SHAKESPEARE - SILENZIO! QUALE LUCE IRROMPE

Proponiamo, con cadenza settimanale, un contest non competitivo per i nostri fotografi.

Andremo a scegliere poesie di grandi autori e vi inviteremo a commentarle con una o più vostre foto.


Inserite le foto come commenti a questo post facendole precedere da un numero che permetterà agli altri partecipanti di votarle (se siete iscritti a flickr suggeriamo di usare l'html code fornito da Flickr stesso altrimenti vedete questo post).

 

Vi invitiamo ad esprimere un voto ed un commento per almeno tre foto.

 

La nostra proposta, naturalmente non obbligatoria, è anche quella di prendere l'abitudine di inserire le vostre foto anche nel pool di Roma Futura cliccando qui ed alcune di esse verranno scelte come foto del giorno.

 

Veniamo alla poesia. L'autore è William Shakespeare:  


SILENZIO! QUALE LUCE IRROMPE...

Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù? 
È l'oriente, e Giulietta è il sole. 
Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna, 
malata già e pallida di pena 
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza. 
Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa. 
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto, 
e soltanto i pazzi lo indosano. Gettalo via. 
È la mia donna; oh, è il mio amore! 
se soltanto sapesse di esserlo. 
Parla, pure non dice nulla. Come accade? 
Parlano i suoi occhi; le risponderò. 
No, sono troppo audace; non parla a me; 
ma due stelle tra le più lucenti del cielo, 
dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi 
di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino. 
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso? 
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle 
come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo 
fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi 
che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte. 
Guarda come posa la guancia sulla mano! 
Oh, fossi un guanto su quella mano 
e potessi sfiorarle la guancia! 

 Per commentare questa poesia, lasciamo la parola alle vostre foto.

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