A Parigi, nel cuore del Bois de Boulogne, si è inaugurata nel mese di ottobre 2014 la sede/museo della Fondazione Louis Vuitton (http://www.fondationlouisvuitton.fr/): un edificio progettato dall'architetto canadese Frank Gehry per ospitare collezioni e mostre di arte contemporanea. Sfaccettato, luminoso e cangiante, il museo svetta di poco rispetto al verde degli alberi che lo circondano e, a seconda dei punti di vista, evoca una gigantesca crisalide, un vascello appoggiato sull'acqua o, con un termine coniato dallo stesso Gehry, un "iceberg" che emerge dal contesto del parco.

Visto da lontano l'edificio sembra costituito fondamentalmente da una serie di velature leggere, ma la costruzione ha comportato complessità costruttive che hanno richiesto la messa a punto di nuove, specifiche modalità tecniche, ingegneristiche, informatiche. La sola copertura si compone di quasi 3.600 pannelli in vetro su una struttura in legno e acciaio capace di conferire al tutto leggerezza e calore al contempo.

Il percorso interno è abbastanza regolare e prevede un alternarsi di stanze, di scorci sul parco, di sortite sulle terrazze, dalle quali il paesaggio sulla città risulta straordinario.

Numerose opere di arte contemporanea, che fanno parte della collezione di Vuitton, occupano gli spazi espositivi, interni ed esterni; sono di Olafur Eliasson (sua la suggestiva multi-istallazione “Contact”), Villar Rojas, Gerhard Richter, Bertrand Lavier, Maurizio Cattelan, Christian Boltanski ed Gacometti.