DOC(K)S (http://www.idocks.it/ oppure http://infodocks.wordpress.com/info/) è un progetto cooperativo che punta a costruire una rete di produzione e distribuzione di cultura indipendente, uno spazio per sperimentare forme nuove di cooperazione produttiva culturale.

Il progetto, nato da alcuni mesi e che verrà presentato sabato 25 ottobre a Roma all’Acrobax (Ex Cinodromo in Via della Vasca Navale,6), intende produrre e distribuire idee, libri, materiali, rete, eventi, pratiche, sperimentazioni, creando una rete di relazioni sociali che coinvolga docenti, assistenti e ricercatori universitari, insegnanti, professionisti, operatori sociali, scrittori e artisti; operatori della cultura e dell’informazione, editori, librai, registi.

Una piattaforma, quindi per condividere risorse, ma con l’obiettivo preciso di creare prodotti culturali indipendenti dai canoni imposti dall’industria culturale corrente.

«Doc(k)s» nasce all’interno dell’esperienza della casa editrice DeriveApprodi, anche se ha una sua autonomia economica e progettuale, chiamando all’adesione all’iniziativa le numerose realtà del «movimento», pur ribadendo l’indipendenza del progetto dalle agende politiche che ne scandiscono le pratiche sociali.

“La precarietà è certo la condizione generalizzata del lavoro cognitivo. — afferma Sergio Bianchi, da sempre uno dei nomi della casa editrice DeriveApprodi e motore dell’iniziativa - Come tanti altri ho pensato che senza una presa di parola e un’attività politica dei precari in quanto lavoro vivo la possibilità di trasformare la realtà sarebbe stata una chimera”. E ancora: “Noi non intendiamo predeterminare cosa sia e quali contenuti debba avere l’indipendenza culturale, ma vogliamo organizzarla: per dare più forza e risonanza ai progetti e alle realtà indipendenti già attivi sul territorio”.

(L’intervista è all’interno dell’articolo di Benedetto Vecchi su Il Manifesto: http://ilmanifesto.info/i-docks-e-la-difficile-impresa-dellindipendenza-culturale/).

Tra i primi progetti in cantiere: l’edizione di una rivista online e di una web TV, l’organizzazione, per il marzo 2015, di una fiera dell’editoria indipendente a Milano, con la partecipazione di 100-120 editori; la campagna «Macero NO» che permette al pubblico l’acquisto a prezzi scontatissimi (3 euro) dei libri destinati al macero di una cinquantina di editori indipendenti di qualità.