Archivi, biblioteche, libri e musei. Attività e progetti di innovazione
E’ stata approvata, in via definitiva, la legge sulle professioni dei beni culturali, cosiddetta Legge Madia.
Il primo progetto di legge a firma Madia-Ghizzoni-Orfini fu presentato alla Camera dei deputati nel 2008: oggi finalmente il provvedimento che disciplina le professioni dei beni culturali è legge dello Stato. “Un lungo elenco di professioni antichissime, come quelle dei bibliotecari e archivisti, e nuovissime, come gli esperti di diagnostica e di scienze e tecnologie applicate ai beni culturali, sono ora parte integrante del Codice dei beni culturali – spiega la vicepresidente della Commissione cultura della Camera Manuela Ghizzoni, co-presentatrice e relatrice della legge – Con questa legge, infatti, lo Stato riconosce il ruolo fondamentale dei professionisti alle cui capaci mani affidiamo materialmente la tutela, la salvaguardia e la conservazione del nostro patrimonio culturale”.
Nell’elenco delle professioni dei beni culturali trovano ora riconoscimento giuridico archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, restauratori dei beni culturali e collaboratori restauratori dei beni culturali, esperti di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali, e storici dell’arte.
Il tema è oggi di stretta attualità, infatti in questi giorni si discute in Parlamento il dl Franceschini, meglio conosciuto come Art bonus, e tra le tante novità c’è anche la misura che consente agli enti pubblici l’assunzione a tempo determinato dei professionisti della cultura, anche in deroga ai limiti previsti.
© 2024 Creato da Maurizio Caminito. Tecnologia
Devi essere membro di movimENTI CULTURALI per aggiungere commenti!
Partecipa a movimENTI CULTURALI