Il convegno interdisciplinare, che coinvolge i dipartimenti di Filosofia e di Comunicazione e Ricerca Sociale, ha l’obiettivo di proporre una ricognizione teorica sulle nuove forme di narrazione multimediale, con una parallela presentazione di casi studio.
Che le tecnologie digitali stiano cambiando i nostri linguaggi, i nostri sistemi di apprendimento e le nostre condotte pratiche è ormai un dato di fatto. Ciò che in particolare il convegno mira ad indagare è con quale profondità questa trasformazione coinvolga le forme della narrazione e se ne risultino influenzati anche i diversi significati che le culture umane hanno conferito all’esperienza narrativa.
Il primo giorno di convegno si è tenuto all’Accademia Belgica mentre il secondo è in corso alla Casa della Memoria e della Storia. Le giornate di lavoro sono articolate in quattro sessioni (Paradigmi, Gioco/ludicità, Elaborazione/rielaborazione, Prospettive) e hanno visto la partecipazione di studiosi provenienti da aree scientifiche diverse (estetica, semiotica, teoria della comunicazione, cinema, pedagogia, psicologia), nonché di artisti e giovani ricercatori.
Conclude i lavori il 29 maggio alle ore 15.00 la tavola rotonda dal titolo “È possibile estendere e innalzare il livello di complessità delle nostre pratiche multimediali?” con Alberto Abruzzese, Paolo Costa, Ruggero Eugeni, Herman Parret, Gino Roncaglia, Marco Senaldi e Pietro Montani.
Per info: http://www.lavoroculturale.org/tecnica-medialita-e-nuove-forme-dell...
L’hashtag per seguire il livetwitting dell’evento è #NarrazioniMediali
Devi essere membro di movimENTI CULTURALI per aggiungere commenti!
Partecipa a movimENTI CULTURALI